Consigli di giardinaggio per il mese di Maggio
La natura si è ormai completamente svegliata e le nostre piante stanno già sfoggiando i loro colori più belli; ormai è tardi per ripensamenti e spostamenti, le piante a dimora vanno lasciate dove sono, per evitare stress che le porterebbero a morte quasi certa; è ancora tempo, però, per i nuovi impianti. Passeggiando nei garden center abbiamo sicuramente visto piante, arbusti ed erbacee, annuali o perenni, che ben si addicono al nostro giardino.
Prima di porle a dimora lavoriamo bene il terreno, aggiungendo del terriccio soffice e ricco, della sabbia e del concime organico, quindi procediamo, interrando le piante fino al livello a cui era la terra quando la pianta erano in vaso.
Possiamo porre a dimora quasi tutte le essenze da fiore, anche se per le rose è meglio affrettarsi, per non perdere la fioritura, che avviene in genere durante questo mese; anche per le piante da frutto è un poco tardi, se desideriamo porle a dimora ricordiamoci però che la frutificazione avverrà , quasi sicuramente, soltanto il prossimo anno: possiamo ancora interrare i piccoli frutti, che hanno cominciato a vegetare da pochi giorni. Azalee e rododendri sono nel pieno della fioritura, possiamo porli a dimora, ricordando di preparare una larga buca di impianto, da riempire con torba o con terriccio specifico per piante acidofile.
A maggio i nostri semenzai saranno strapieni di piantine, è ora di rinvasarle in contenitori singoli, e, in alcuni casi, di porle già a dimora; è possibile anche seminare in piena terra: Agerato, Amaranto, Aquilegia, Clarkia, Coleus, Convolvolo, Cosmea, Elicriso, Fiordaliso, Gypsophila, Godezia, Iberis, Ipomea, Lino decorativo, Lupino, Papavero, Petunia, Phlox, Pisello odoroso, Portulaca, Primula, Salpiglossis, Zucchetta ornamentale. E’ arrivato anche il momento di porre a dimora i bulbi a fioritura estiva, prepariamoci a porre a dimora: Acidantera, Agapantus, Amarillide, Anemone, Begonia, Culla, Ciclamino, Convallaria, Dalia, Gladiolo, Gloxina, Incarvillea, Lilium, Liatris, Montbretia, Peonia, Ranuncolo, Trigidia.
Se il prato è poco folto o presenta delle macchie senza erba è ancora possibile provvedere ad un infoltimento: procediamo spargendo sul terreno del terriccio specifico per tappeti erbosi, già arricchito di fertilizzante e alleggerito con sabbia, rastrelliamolo per spanderlo in strato uniforme, quindi spargiamo la semente, facendo attenzione a non creare mucchietti di semi; quindi annaffiamo abbondantemente, ogni 2-3 giorni.
Se non abbiamo già provveduto lo scorso mese è bene fornire alle nostre piante una buona concimazione, interrando del concime organico ai piedi di alberi e arbusti, oppure del concime granulare a lenta cessione. Le erbacee perenni e annuali necessitano di fertilizzazioni periodiche, ogni 7-10 giorni, mescolate all’acqua delle annaffiature.
La temperatura ormai buona ci consente di portare all’esterno le piante che avevamo ricoverato in casa o in serra fredda durante il periodo invernale.
Per chi possiede arbusti ornamentali o siepi (es. siepe di lauro ceraso, pyracantha, photinia), ripetere od effettuare (per chi non vi ha ancora provveduto) un trattamento preventivo antiparassitario da ripetersi dopo 15 giorni utilizzando dell’olio minerale con l’aggiunta di insetticidi specifici reperibili presso i consorzi agrari o nei garden center. Il trattamento va effettuato rispettando le norme di sicurezza ed avendo l’accortezza di non utilizzare il prodottoin giornate ventose.
n tutte le regioni è ora possibile rimuovere completamente le protezioni messe all’inizio dell’inverno.
Possiamo effettuare la semina a condizione che la temperatura si mantenga sopra i 10° gradi.
Tosare il prato (ogni 10 gg. circa) rimuovendo le erbe infestanti prima che maturino e producano semi. Concimate il tappeto verde preferibilmente con prodotti a lenta cessione.
Annaffiare il giardino durante le ore serali o al mattino presto. Chi possiede un impianto d’irrigazione può programmare l’annaffiatura delle piante verdi e del prato nelle ore notturne.
Il risveglio vegetativo coincide con il periodo di massima intensità di attacchi da parte di parassiti animali (afidi, cocciniglia, ozziorinco, ecc.) o fungini (es. mal bianco, ticchiolatura, ecc.). Alle prime avvisaglie è bene non indugiare e procedere immediatamente con gli opportuni rimedi.
Sui balconi e nelle fioriere potrete mettere a dimora gerani, impatiens, petunie, lobelie, caleolaria e tutte le altre annuali. Ecco come procedere: Svasate la pianta rovesciando il vaso. Preparate una buca leggermente più grande della dimensione della zolla e aggiungete del terriccio universale. Ponete la pianta nella buca in modo che il colletto della pianta resti fuori dal terreno. Bagnare abbondantemente il terreno.